sabato 16 gennaio 2010

Haiti: sisma 30 volte più intenso di quello abruzzese

Il terremoto che ha colpito Haiti il 12 gennaio scorso è stato un evento sismico catastrofico di magnitudo 7 della scala Richter (circa trenta volte più intenso di quello abruzzese del 6 aprile 2009) con epicentro localizzato a 10 km di profondità a 15 km Sud-Ovest di Port-au-Prince, la capitale haitiana che conta circa 2.300.000 abitanti. La scossa principale si è verificata alle 16:53 locali (21:53 ora italiana); successivamente è stata registrata una lunga serie di repliche, quattordici delle quali di magnitudo compresa tra 5.0 e 5.9. Non è ancora possibile tracciare un bilancio attendibile dei danni provocati, ma è chiaro che siamo di fronte ad una tragedia di proporzioni imponenti, con notizie che indicano nell’ordine delle centinaia di migliaia il numero di morti. Secondo la Croce Rossa Internazionale, il terremoto avrebbe coinvolto più di 3 milioni di persone, un terzo della popolazione nazionale. Haiti è il paese meno sviluppato dell'emisfero settentrionale e uno dei più poveri al mondo. Gli indicatori economici e sociali mostrano come, a partire dagli anni '80, abbia accumulato un divario sensibile rispetto ad altri paesi in via di sviluppo con livelli di reddito molto bassi. Già prima del sisma circa l'80% della popolazione viveva in una condizione di povertà, il 54% viveva con meno di un dollaro al giorno, i disoccupati rappresentavano oltre il 60% della popolazione. Haiti risulta essere in forte ritardo in pressoché tutti gli indicatori di sviluppo, anche in confronto ai paesi della zona caraibica e alla Repubblica Dominicana, con cui divide il territorio della stessa isola di Hispaniola.

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