lunedì 11 gennaio 2010

Ciao Marco

Stavolta ci hai fregato davvero. Quante volte ci hai burlato… al telefono, in Dipartimento, incontrandoci per strada… “ciao Professò”, ci chiamavi. Sempre nel “rispetto dei ruoli”, come dicevi tu, ti piaceva scherzare con tutti; ma questo non ti impediva di essere rigoroso ed affidabile nel tuo lavoro. Tu che i conti li sapevi fare davvero, non hai potuto che fare i conti con un destino bastardo, di quelli che è difficile comprendere, impossibile farsene una ragione. Ci vorrebbe una delle tue battute adesso, per darci la forza di ricominciare, per farci tornare il sorriso entrando in Dipartimento e sentendoci dire “Hai visto professò… ti ho fregato anche stavolta!

4 commenti:

  1. Marco era così, come tu hai scritto. L'ho conosciuto ragazzo e negli anni è rimasto un ragazzo, nel senso migliore.
    Ci ha lasciati troppo all'improvviso... e troppo, troppo presto.

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  2. Volevo ricordare l’ultima volta che ho incontrato Marco: era venuto in facoltà apposta per me, per completare il materiale necessario per chiedere al Rettore di firmare la convenzione con l’Università di San Paolo. Brusco come sempre, efficace come sempre. Abbiamo anche parlato di dove comprare il pesce per Natale, sua vecchia passione.

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  3. L'improvvisa e prematura scomparsa di Marco provoca un ulteriore momento di tristezza che si aggiunge a quella della perdita di altre persona a me care e tra queste Carlo Mezzetti; entrambi li avevo sentiti poco prima di Natale lasciandoli con l'accordo di definire nel nuovo anno questioni e ricerche in corso... purtroppo non potremo più farlo, li ricorderò con affetto Caterina Palestini

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  4. un saluto commosso a Marco
    EP

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