martedì 15 settembre 2009
Ad Onna le prime consegne di casette di legno
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Questo Blog nasce l’indomani del terremoto che ha colpito l’Abruzzo. Lo scopo è di monitorare il processo di ricostruzione dei territori interessati dal sisma e di informare sulle attività che sta svolgendo la Facoltà di Architettura di Pescara. Nel contempo attraverso il Blog si costituisce una rete di persone che a vario titolo operano per dare una mano alle popolazioni terremotate e per discutere su tematiche scientifiche attinenti. Studenti, ricercatori, professori, persone interessate, siete tutti invitati ad intervenire con le vostre riflessioni, fornendo materiale documentativo, proponendo idee ed argomenti di discussione, o semplicemente lasciando un segno della vostra solidarietà.
Redazione e informazioni
Editor - Paolo Fusero
Per informazioni sul Blog, invio di documentazione o pubblicazione di testi, siete pregati di contattare la redazione via mail: Luigia Pace luigia.pace@gmail.com
In copertina - ponteggi nel centro storico de L'Aquila
Incominciando dal fondo mi commuove questa storia meravigliosa e drammatica della scuola progettata dalla studentessa di Ingegneria rimasta sotto le macerie. Entrando invece nella questione e lasciando da parte le polemiche sullo sfruttamento o meno a fini propagandistici dell’evento (la cancellazione della puntata di Ballarò, Berlusconi da Vespa, niente Matrix etc.) bisogna plaudire la generosità della Croce Rossa Italiana e soprattutto l’impegno della Provincia autonoma di Trento che si sta’ distinguendo in questa fase di ricostruzione post terremoto come uno degli enti più attivi che fanno capo alla Protezione Civile. Onna è uno dei centri più duramente colpiti dal terremoto e ripartire da li ha un valore simbolico che non sfugge a nessuno. Non riesco però a non dire una cosa: il progetto dell’insediamento è… (come dirlo senza suscitare fraintendimenti o apparire il solito professore con la puzza sotto il naso?)… è “brutto”! Questo è un blog della Facoltà di Architettura quindi mi sia concessa una serena, pacata, ma anche severa revisione del progetto: il progetto è sbagliato, banale, non coglie le problematiche più elementari della progettazione urbana fatta attraverso gli oramai famosi MAP (Moduli Abitativi Provvisori). Se un mio studente di Fondamenti di Urbanistica mi avesse proposto una simile soluzione di casette tutte allineate e ripetitive come i campi tenda a fianco della strada, senza gerarchizzazione degli spazi, senza tener conto delle unità di vicinato, senza una riflessione sulle introspezioni, gli orientamenti a fini bioclimatici, senza soprattutto una riflessione sull’articolazione degli spazi pubblici e privati, … beh credo proprio che non avrebbe superato l’esame. So bene che di fronte all’obiettivo prioritario di dare una casa in tempi rapidissimi agli abitanti di Onna, le mie osservazioni appaiono (anzi sono) di secondaria importanza se non addirittura impopolari, ma sento il dovere scientifico di insistere su una questione: la fretta, ahimè inevitabile, con cui si sta operando nel processo di ricostruzione, sta inducendo errori irreversibili sia nella scelta delle aree che a nella progettazione degli insediamenti. Considerando che questo tipo di interventi interessano 34 Comuni abruzzesi per un totale di 2.500 case che di “provvisorio” hanno solo il nome, penso sia lecito preoccuparsi.
RispondiEliminaRingraziamo solo per una cosa : che almeno queste sono antisismiche; Quello che è successo in Abruzzo non è stato una fatalita' o disgrazia perchè poteva essere evitata tranquillamente;
RispondiEliminaP.s Per rispondere a Lei Professore, secondo il suo punto di vista dovremmo allora bocciare anche il realizzatore del progetto " Palm Village " sito in Dubai