lunedì 23 novembre 2009

Restaurare dopo il terremoto

Venerdì 27 novembre alle ore 9:00 presso la Facoltà di Architettura di Pescara (aula rossa) si terrà un seminario dal Titolo "Restaurare dopo Terremoto". L'iniziativa si collega alla presentazione dei laboratori Interlab di Facoltà che si è tenuta il 10 novembre ("Progettare dopo terremoto") e vuole riportare l'attenzione sul tema del restauro del patrimonio storico-architettonico abruzzese colpito dal sisma. E' importante che la Facoltà di Architettura, insieme alle competenti strutture di tutela, si faccia carico di tale problema, aprendosi al confronto con specialisti di altri atenei. L'incontro è quindi il primo di una serie di altri eventi che porranno alla luce questioni specifiche del terremoto abruzzese: il trattamento dell'edilizia seriale, anche dal punto di vista tecnico-costruttivo; la sovrapposizione con il fenomeno dell'abbandono; la sfida della ricostruzione in contesti storici.

sabato 7 novembre 2009

Progettare dopo il terremoto

Martedì 10 novembre alle ore 9:00 presso la Facoltà di Architettura di Pescara (aula rossa) si terrà un seminario che ha lo scopo di fare il punto della situazione sulle attività scientifiche della Facoltà a favore dei territori colpiti dal sisma. Saranno illustrati i lavori dei Laboratori “Abruzzo InterLab”, il programma convenzionato tra le Facoltà di Architettura di Pescara, Geologia di Chieti e Ingegneria de L’Aquila con la Regione Abruzzo ed alcuni comuni del cratere sismico. Saranno inoltre illustrate le prime tesi di laurea sul terremoto. Una tavola rotonda con Sindaci, Assessori e funzionari regionali concluderà il Seminario.
download programma seminario

domenica 4 ottobre 2009

M.A.P. e M.U.S.P. in deroga ai vincoli paesaggistici

L'ordinanza n. 3811 del 22 settembre 2009 ai fini di fronteggiare in tempi rapidi l’emergenza abitativa e scolastica nei comuni del cratere sismico, dichiara che i M.A.P. (Moduli Abitativi Provvisori) e i M.U.S.P. (Moduli Uso Scolastico Provvisori) “non comportano una alterazione permanente dello stato dei luoghi ne arrecano pregiudizio ai valori paesaggistici in ragione della loro destinazione ad uso transitorio e della removibilità degli stessi al cessare delle esigenze emergenziali”. Sulla base di ciò l’ordinanza autorizza la realizzazione di tali moduli in deroga alla legislazione vigente in materia di vincoli paesaggistici e ambientali, ed anche all’art. 34 dello Statuto del Ente Parco Nazionale d’Abruzzo riguardante il rilascio di concessioni o autorizzazioni edilizie.

sabato 3 ottobre 2009

Arriva l’inverno: si smontano le tende e si requisiscono gli appartamenti

L'ordinanza 3810 del 21 settembre 2009 prende in considerazione la necessità di fronteggiare l’emergenza abitativa prima dell’arrivo dell’inverno. Con l’obiettivo di chiudere i campi tenda al più presto, il provvedimento da il via alla requisizione di edifici privati non utilizzati per il tempo necessario alla consegna degli appartamenti del Piano C.A.S.E. o dei M.A.P. o al rientro dei cittadini nelle proprie abitazioni riparate o ricostruite. L’ordinanza individua il soggetto di cui si avvale il Commissario delegato per il supporto alle attività di requisizione degli immobili e specifica che i contratti relativi alle utenze domestiche (acqua, energia elettrica e gas) delle abitazioni requisite, possono essere intestati agli assegnatari, anche senza il consenso dei titolari. Quanto ai M.A.P. e i M.U.S.P. l’ordinanza stabilisce che queste strutture e le relative aree occupate o espropriate siano assegnate in proprietà a titolo gratuito ai comuni in cui sono state realizzate.

venerdì 2 ottobre 2009

Diamo i numeri sui M.A.P.

I numeri che seguono danno una descrizione sintetica della complessità del Piano per la realizzazione dei Moduli Abitativi Provvisori (M.A.P.) nei comuni del cratere sismico. I M.A.P. insieme ai M.U.S.P. (Moduli ad Uso Scolastico Provvisori) rappresentano la soluzione per far fronte all’emergenza abitativa e scolastica nei comuni del cratere sismico al di fuori del comune de L’Aquila che è invece interessato dal Piano C.A.S.E.
2.500 è il numero totale dei M.A.P.; 6.250 sono le persone che andranno ad abitarli; 1.500 è il totale degli alloggi previsti dal bando allestiti su 10 lotti; 150 moduli abitativi sono previsti per ogni lotto aggiudicato (su 2 lotti il numero degli edifici èancora da definire); 3 sono i tipi di moduli saranno realizzati: 40 mq per una persona, 50 mq per 2-3 persone, 70 mq per 4-6 persone; 760 euro per mq è l'importo della fornitura a base di gara per un singolo MAP; 108.880.164 euro è la spesa complessiva per i MAP messi a gara; 30 giorni dalla data di affidamento è il termine entro cui ciascuna impresa vincitrice dovrà far arrivare la prima metà della fornitura; 60 giorni è il termine per l'arrivo della seconda metà dei moduli e quindi per completare la fornitura; circa 2600 le richieste ufficiali arrivate dai comuni interessati dal sisma.
Oltre ai MAP oggetto di bando di gara, 277 moduli sono stati donati da imprese, istituzioni, fondazioni eassociazioni: 30 a Stiffe, frazione di San Demetrio (AQ), 94 a Onna, 93 a Villa Sant’Angelo (AQ), 20 nelComune di Ocre e 18 a Fossa.
(Fonte Protezione Civile. Dati aggiornati al 15 settembre)

martedì 29 settembre 2009

Consegnate le prime abitazioni del Piano C.A.S.E.

Questo pomeriggio a Bazzano e Cese di Preturo sono stati inaugurati i primi 19 edifici del Piano C.A.S.E per un totale di 500 appartamenti, dove troveranno ospitalità 400 nuclei familiari. Le aree del comune de L’Aquila interessate dal Piano C.A.S.E. sono 19. Gli edifici destinati ai cittadini aquilani che hanno visto classificare le proprie case dalle verifiche di agibilità condotte nei mesi scorsi con la categoria "E", "F" o “zona rossa” sono 184 per un totale di 4.700 alloggi destinati a 17.000 persone. Entro il mese di ottobre si prevedono le assegnazioni di altri 1.500 nuovi appartamenti.

sabato 19 settembre 2009

L’Aquila: una nuova Pompei?

Abbiamo ricevuto dal prof. Adriano Ghisetti e volentieri pubblichiamo una pagina di diario che raccoglie le sue impressioni e descrive l'atmosfera di una visita al centro storico de L'Aquila.
"Visitare il centro storico dell’Aquila dà la sensazione di trovarsi in una nuova Pompei. Come l’antica città fu sorpresa dall’eruzione del Vesuvio e “cristallizzata”, nel concitato momento della fuga, da una inesorabile pioggia di cenere e lapilli, così molte case rimaste in piedi nella città abruzzese sono ferme al momento della violentissima scossa del 6 aprile, con tutti i segni di una vita bruscamente interrotta da improvvisi crolli, disastrose rovine, pericolose gravissime lesioni nei fabbricati. Aggirarsi oggi, nelle strade e piazze deserte dell’Aquila, un tempo popolate dalle voci della gente, dei tanti ragazzi studenti, dei venditori del mercato, è come trovarsi in una città di un quadro di De Chirico, con la differenza che la vista delle rovine rende ancora più pesante quel silenzio e quel vuoto."
(Il racconto continua alla pagina "commenti").
Prof. Adriano Ghisetti

martedì 15 settembre 2009

Ad Onna le prime consegne di casette di legno

Oggi gli abitanti di Onna hanno ricevuto le chiavi delle 94 casette di legno realizzate dalla Provincia di Trento. In un primo tempo Onna era stata inserita all'interno del "Piano C.A.S.E." (gli edifici multipiano realizzati su piastre antisismiche in 20 aree prestabilite del comune de L'Aquila), ma poi a seguito delle proteste degli abitanti che non hanno voluto allontanarsi dal loro centro storico, fu deciso di realizzare un villaggio di casette di legno adiacente alla Onna vecchia (i Moduli Abitativi Provvisori). Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti il presidente del Consiglio, il Capo della Protezione Civile, il presidente della Provincia autonoma di Trento, e il commissario della Croce Rossa. La costruzione del complesso è stata decisa con una convenzione lo scorso 17 giugno: l’intervento è stato integralmente finanziato dalla Croce Rossa Italiana con 5 milioni e 200 mila euro e realizzato dalla Provincia autonoma di Trento, con la collaborazione della Regione Umbria per il rilievo dell'area e la predisposizione di una prima idea progettuale. L’Associazione Industriali di Trento ha donato i lavori di preparazione dell’area. Il complesso di alloggi è composto da edifici di tipo bifamiliare, realizzati con struttura in legno ad un piano. Le casette, posate su di una platea di calcestruzzo armato, ospiteranno famiglie composte da 1-2, da 3-4 e da 5-6 persone. Elementi aggiuntivi e di completamento del villaggio sono la scuola materna e la nuova chiesa che si realizzeranno con le donazioni di altri soggetti. Sempre oggi ad Onna è stata inaugurata la scuola materna, realizzata dalla Protezione civile trentina su progetto di Giulia Carnevale, la studentessa di Ingegneria che ha perso la vita nel crollo della Casa dello Studente dell’Aquila.

venerdì 28 agosto 2009

Indirizzi per il recupero degli edifici di tipo "E"

Sono stati firmati il 26 agosto dal Commissario delegato gli indirizzi per l’esecuzione degli interventi previsti dall’ordinanza n. 3790 del 17 luglio, che riguardano la riparazione con miglioramento sismico degli edifici con esito di agibilità E. Gli indirizzi in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale chiariscono e specificano gli aspetti tecnici del progetto e dell'esecuzione degli interventi, e sono essenzialmente dedicati ai progettisti. Gli indirizzi chiariscono anche il ruolo degli amministratori o rappresentanti di condominio rispetto agli interventi sulle parti comuni e, in particolare, su tutta la struttura, ferma restando la possibilità per ogni proprietario di poter riparare i danni alle parti non strutturali e agli impianti interni al proprio appartamento. Gli indirizzi consentono, oltre alla riparazione degli impianti danneggiati e degli elementi strutturali e non, anche il rafforzamento della struttura, secondo quanto previsto dalle norme tecniche per il miglioramento sismico.Se la struttura risulta solo leggermente danneggiata, pur con danni anche gravi alle parti non strutturali, ad esempio tamponature e tramezzature, gli indirizzi consentono di seguire una procedura più snella, analoga a quella stabilita per gli edifici con esito di agibilità B o C.
(Fonte: Protezione Civile)

venerdì 21 agosto 2009

M.A.P. - Moduli Abitativi Provvisori

Per chi. I MAP, Moduli Abitativi Provvisori, sono le casette di legno ad un piano per le persone che hanno la casa inagibile nei 56 Comuni del cratere sismico ad esclusione del Comune de L'Aquila che invece è interessato dal "Piano C.A.S.E.", ossia gli edifici pluripiano costruiti su piastra antisismica in una ventina di aree individuate dalla Protezione Civile.
Dove. Gli insediamenti dei MAP sono in fase di realizzazione a Barete, Barisciano, Capestrano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio, Fossa, Lucoli, Navelli, San Pio delle Camere, Sant’Eusanio Forconese, S. Demetrio ne i Vestini, Tione degli Abruzzi, Montebello di Bertona, Bussi sul Tirino, Tossicia, Arsita, Fagnano Alto e Rocca di Cambio. Presto inizieranno anche in altri 22 Comuni.
Quanti e quando. I primi 1.300 MAP dovrebbero essere consegnati per la fine di settembre. I restanti entro la fine dell’anno. Saranno in tutto 2.500.
Come saranno. I moduli saranno in legno ad un piano. In alcuni casi legno massello, in altri avranno doppi pannelli separati da materiale isolante e intonacati. Anche se vengono definiti "provvisori" in realtà offrono standard abitativi simili all'edilizia tradizionale e le ditte fornitrici li garantiscono anche per trent'anni. Una loro eventuale ricollocazione deve comunque prevedere anche un costo piuttosto consistente per il restauro dato che nell'operazione di smontaggio molte componenti andrebbero perdute o compromesse.
(Fonte: Protezione Civile)

Rilevazione dei fabbisogni abitativi a L'Aquila

Si è conclusa in questi giorni l'analisi dei dati sugli ultimi moduli di rilevazione delle esigenze abitative dei cittadini aquilani che hanno la casa E, F o in zona rossa. Sono 16.108 in totale i moduli protocollati, che restituiscono la fotografia delle esigenze di 36.352 persone. Un dato importante riguarda l’attuale sistemazione dei cittadini aquilani considerati dal censimento: il 17% risulta ospitato nelle aree di accoglienza, il 25% nelle strutture ricettive della costa, mentre il 58% ha trovato autonomamente una sistemazione. Da un punto di vista anagrafico, sono circa 3mila le persone che hanno più di 75 anni, un numero molto vicino alle quasi 4000 comprese nella fascia di età 0-19 anni. Questo dato può essere accostato a quello sulla composizione dei nuclei familiari: dalla rilevazione emerge infatti che il 33% è composto da una sola persona, il 27% da due, il 19% da tre, con percentuali che scendono per famiglie più numerose. Inoltre, la maggior parte degli aquilani – con il 57% - è proprietario della casa in cui abitava; a seguire, il 26% è in affitto. Ridotta infine al 6% la percentuale dei cittadini Ue o Extra Ue. Il censimento è stato anche l’occasione per i cittadini aquilani di esprimere la preferenza tra le tre soluzioni temporanee disponibili. Il 64%, cioè 8.671 sottoscrittori del modulo, dichiara di preferire per sé e per la propria famiglia la sistemazione in una casa del progetto C.A.S.E., il 32%, ossia 4.237 sottoscrittori, preferisce il CAS, Contributo di Autonoma Sistemazione, mentre un residuo 4% dichiara che preferirebbe uno degli appartamenti in affitto messi a disposizione dallo Stato. Interessante infine il dato relativo alle richieste di alloggio universitario: in tutto, sono 2.516, una quota significativa che parrebbe indicare la fiducia dei giovani in una rapida ripresa dell’Università aquilana.
(Fonte: Protezione Civile)

lunedì 27 luglio 2009

Guida “Abruzzo: gli aiuti per la ricostruzione”

Dal 27 luglio sarà distribuita nei comuni dell’area sismica ''Abruzzo. Gli aiuti per la ricostruzione'', una guida utile per fornire alle famiglie e alle imprese abruzzesi informazioni in merito ai contributi e alle agevolazioni messi a disposizione per la ricostruzione. La guida, a cura de "Il Sole 24 Ore", in collaborazione con la Protezione Civile e con il contributo di Unioncamere e Banca Popolare dell'Emilia Romagna - Cassa di Risparmio dell'Aquila, sarà stampata in 40.000 copie e distribuita dalla Protezione civile nelle aree di accoglienza e negli alberghi dei comuni dell’area sismica. Obiettivo della pubblicazione - come spiega nell'introduzione il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso - è quello di fornire agli abitanti dell'area terremotata "una guida chiara e sintetica per capire cosa ciascuno puo' aspettarsi per la soluzione del suo concreto problema ed attivarsi, a seconda delle diverse situazioni che si sono create e delle soluzioni che sono state individuate per risolvere i problemi generali, ma anche quelli di ogni singola famiglia ed impresa". Dopo le misure per la riparazione degli edifici classificati come A, B e C, con l’ordinanza per gli edifici inagibili di tipo “E” e con quella per gli indennizzi alle attività produttive, infatti, è quasi completato il quadro degli interventi per la ricostruzione degli edifici danneggiati dal terremoto. Diventa quindi fondamentale avere informazioni sui requisiti da possedere per ottenere contributi economici, sugli strumenti a disposizione per la ricostruzione, ma anche sui tempi, le modalità e i documenti da presentare.

(Fonte: Protezione Civile)

martedì 23 giugno 2009

Il Decreto adesso è Legge

La Camera oggi ha approvato il disegno di legge di conversione del decreto terremoto per l'Abruzzo: 261 sì, 226 no e 9 astenuti. Nessuna modifica è stata introdotta a Montecitorio rispetto alla versione uscita dal Senato. L'opposizione ha votato compatta contro il provvedimento. Il testo varato prevede - tra l’altro - il contributo del 100% a fondo perduto per la ricostruzione della prima casa; un contributo fino a 10 mila euro per la riparazione di danni di piccola entità; la possibilità per le famiglie con un mutuo di liberarsene trasferendo l'onere a carico dello stato (purché non morose e con un tetto massimo di 150mila euro); la possibilità di istituire zone franche o, in alternativa, di concedere incentivi fiscali alle imprese purché vi sia l'ok preventivo dell'Unione Europea. E’ inoltre prevista l'entrata in vigore delle nuove norme antisismiche (le cosiddette NTC 2008) a partire dal 30 giugno 2009: viene quindi cancellata la proroga prevista nel decreto "milleproroghe" che faceva slittare le disposizioni al 30 giugno 2010. Restano fuori dalla legge appena approvata i contributi per la ricostruzione delle case dei non residenti e il rimborso agli enti locali per i mancati introiti dovuti alla sospensione dei pagamenti dei tributi.

download: http://www.cittadinolex.kataweb.it/article_view.jsp?idArt=88634&idCat=54

sabato 20 giugno 2009

L’Aquila riapre un piccolo tratto del centro storico

Domenica 21 giugno dalle undici del mattino alle undici di sera sarà di nuovo possibile percorrere la strada che dalla Villa Comunale porta a Piazza Duomo. Il cuore pulsante della città sarà dunque di nuovo accessibile, con possibilità per gli esercizi commerciali dichiarati agibili, di riprendere l'attività. L'annuncio è stato dato dal sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente che ha aggiunto con umorismo “pensavo di poter ottenere l'isola pedonale in modo diverso”, sottolineando il fatto che a poter arrivare alla piazza saranno esclusivamente i pedoni. Altre misure restrittive dettate dalla sicurezza sono il contingentamento delle persone in transito, a discrezione dei Vigili del Fuoco; un servizio d'ordine della Polizia che garantirà l'afflusso e le transenne che impediranno di inoltrarsi nei vicoli laterali. Cialente ha aggiunto che l’obiettivo entro l’estate è estendere il percorso fino a raggiungere S. Bernardino. Un piccolo grande passo carico di significati simbolici per gli aquilani che finalmente, dopo due mesi e mezzo dalla notte che ha cambiato le loro vite, potranno ritrovarsi davanti allo storico caffè di Ninetto Nurzia.

Casette di legno: è uscito il bando di gara

E’ uscito il bando di gara per la fornitura dei Moduli Abitativi Provvisori (le “casette di legno”), le soluzioni abitative che dovranno sostituire le tendopoli nei Comuni del “cratere sismico”, escluso il comune de L’Aquila per cui è stato predisposto il Piano C.A.S.E. La fornitura – si legge nel bando - deve comprendere il trasporto fino alle aree di destinazione, il montaggio ed il fissaggio della struttura, i necessari allacci alle reti di distribuzione idrica, fognaria, elettrica e telefonica, oltre allo smaltimento del materiale di risulta, secondo la normativa vigente. I moduli, che dovranno essere 1.500, vanno ad aggiungersi agli oltre 800 donati da imprese, enti, associazioni e fondazioni, che ad oggi coprono circa la metà delle richieste ufficiali arrivate alla Protezione Civile. Non si tratta solo di casette di legno, ma anche di strutture che forniranno servizi alle persone come ambulatori, o scuole. Tra i moduli abitativi, alcuni sono già stati montati nella frazione di Stiffe a San Demetrio ne’ Vestini (nella foto), Paganica e ne saranno presto installati altri ad Onna (vedi post precedente). La gara è aperta anche ad imprese straniere: il bando quindi è stato inviato per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.

bando di gara: http://www.protezionecivile.it/cms/attach/copy_0_simap2_politiche2009068926f02it.pdf

capitolato d'appalto: http://www.protezionecivile.it/cms/attach/copy_0_capitolat_map_definitivo.pdf

norme di gara: http://www.protezionecivile.it/cms/attach/copy_1_norme_di_gara.pdf

venerdì 19 giugno 2009

Onna ricomincia da 91 casette di legno

Grazie all’accordo tra Protezione Civile, Provincia Autonoma di Trento e Croce Rossa Italiana, i trecento abitanti di Onna, paese simbolo del terremoto, riceveranno entro la metà di settembre 91 casette in legno. L’operazione da 5 milioni di euro è finanziata dalla Croce Rossa e realizzata dalla Protezione Civile della Regione Umbria. "La planimetria del complesso abitativo" - informa la Protezione Civile - "è stata predisposta in analogia con la vecchia Onna, e l’assegnazione delle abitazioni è stata concordata con la popolazione". Fondamentale anche il ruolo della Provincia Autonoma di Trento già impegnata nella posa in opera dei moduli abitativi provvisori a S. Demetrio ne’ Vestini, che seguirà ogni fase della realizzazione del nucleo abitativo, dai bandi di gara all’urbanizzazione. Ad oggi sono oltre 800 i moduli abitativi provvisori (MAP) offerti alle popolazioni terremotate da istituzioni, fondazioni, associazioni e imprese. Tra le altre strutture donate o finanziate: asili nido, scuole, una tensostruttura per l’università e una cittadella scolastica, poliambulatori e un complesso per bambini diversamente abili.

(fonte: Protezione Civile)

mercoledì 17 giugno 2009

“Forti e gentili si! Fessi NO!” Protesta degli aquilani a Roma

Sono arrivati in autobus dall'Abruzzo per protestare contro il decreto legge in discussione alla Camera. Con tanto di tende piantate davanti a Montecitorio, hanno gridato slogan contro la politica governativa per la ricostruzione post terremoto. In uno striscione l’emblema della manifestazione: «Forti e gentili sì, fessi NO!». Alla protesta, promossa dai Comitati dei cittadini abruzzesi per la ricostruzione, hanno aderito diversi sindaci del cratere e molti studenti dell’Università. I manifestanti, circa un migliaio secondo le forze dell'ordine, chiedono al governo alcune modifiche al decreto, come ad es. più trasparenza negli appalti per la ricostruzione e maggiore coinvolgimento delle imprese abruzzesi; contributi finanziari per la ristrutturazione anche delle seconde case, sia per i residenti che per i non residenti. Il Governo però, per voce del sottosegretario all'Ambiente Roberto Menia, ha già fatto intendere di non avere intenzione di fare marcia indietro ed è quindi improbabile che voglia modificare il testo approvato in Senato. La discussione in aula proseguirà nei prossimi giorni.

lunedì 15 giugno 2009

Al via la realizzazione dei basamenti per i Moduli Abitativi Provvisori

E’ stato pubblicato il bando per la realizzazione dei basamenti dei Moduli Abitativi Provvisori (MAP), le casette in legno e le relative opere di urbanizzazione che interessano tutti i Comuni del cratere ad esclusione de L’Aquila per la quale è in fase di realizzazione il Piano C.A.S.E. (vedi post precedenti). I Sindaci dei Comuni interessati possono così avviare, con la collaborazione dei loro uffici tecnici, le gare per la progettazione e la costruzione delle aree in cui saranno installati i MAP. Nel frattempo il Dipartimento della protezione civile avvierà la gara pubblica europea per l’acquisto delle casette in legno chiamate ad ospitare gli sfollati ora alloggiati nelle tendopoli o negli alberghi della costa. In questo modo si prevede che, quando sarà conclusa la gara, saranno pronti i basamenti e quindi potranno essere montati immediatamente i moduli abitativi. La fase è dunque delicatissima, si stanno scegliendo in tempi rapidissimi le aree che anche se definite “provvisorie”, in realtà (come si evince dal bando art. 1.1) saranno urbanizzate in modo definitivo con strade, fognature, impianti a rete, modellamento dei terreni, piastre di fondazione, etc.

Scarica il Capitolato per le urbanizzazioni dei MAP:

http://www.protezionecivile.it/cms/attach/capitolato_urbanizzazioni_comuni1.pdf

sabato 6 giugno 2009

Lo sciame sismico che sembra non finire mai

A due mesi dal terremoto del 6 aprile, non si è ancora conclusa la sequenza sismica che interessa la Provincia de L’Aquila ma, rispetto ad aprile, è diminuito in modo significativo il numero delle scosse localizzate e la loro magnitudo. Nelle ultime tre settimane, le scosse registrate sono state in media 40-60 al giorno contro le 250 al giorno rilevate in Aprile. Si è verificata quindi una diminuzione di circa 5 volte rispetto all’inizio della sequenza. Il numero delle scosse rimane però abbastanza elevato, soprattutto se paragonato alla normale sismicità che caratterizza questo settore dell’Appennino che negli anni precedenti non superava il numero di qualche decina per anno. Ci vorrà ancora del tempo per tornare ai valori che si osservavano prima di aprile. Nella situazione attuale, è ancora probabile che proseguano le scosse avvertite dalla popolazione, come in effetti sta accadendo in queste settimane. Negli ultimi giorni sono stati registrati due terremoti con magnitudo maggiore di 3.0 ed è probabile che ce ne siano altri. Quindi, se da un lato si registra un certo ottimismo legato alla diminuzione delle scosse e alla loro magnitudo, dall’altro non si può che constatare che la sequenza è ancora attiva e ben avvertibile dalla popolazione. Ciò inevitabilmente allontana l'auspicabile rientro delle persone nelle case dichiarate agibili: e d'altronde come non comprendere lo stato d'animo di chi ha subito un trauma psicologico i cui effetti nel tempo sono ancora tutti da misurare. La possibilità di avere ancora un terremoto di forte magnitudo è però statisticamente bassa, molto inferiore della probabilità che c’era nei giorni successivi alla scossa del 6 Aprile. (Fonte: Protezione Civile)

Aggiornamento 23.06.09 - Una scossa sismica di magnitudo 4.5 è stata registratata il 22 giugno 2009 in provincia de L’Aquila. Le località prossime all’epicentro sono state Pizzoli, Barete, L´Aquila e Cagnano Amiterno. L’evento, che si è verificato a 14 Km di profondità, è stato registrato alle 22,58 ed è stato avvertito nettamente in tutta l’Italia centrale. Nelle stesse zone alle ore 00.49 ed alle 02,41 altre due scosse di magnitudo rispettivamente 3.1 e 3.8 sono state registrate dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Sequenza sismica degli ultimi tre giorni: http://www.ingv.it/

venerdì 5 giugno 2009

Workshop sul terremoto a S. Demetrio ne’ Vestini e Castelnuovo di S. Pio delle Camere

Oltre ai laboratori previsti dal protocollo di intesa Università-Regione-Comuni (vedi post precedente) altri due workshop della Facoltà di Architettura si stanno occupando di tematiche inerenti il processo di ricostruzione post Terremoto. A Castelnuovo di S. Pio delle Camere il workshop coordinato dalla prof.ssa M.C. Forlani (insieme all’Università Federico II di Napoli e all’Università de L’Aquila) si occuperà di recupero e ricostruzione del piccolo borgo attraverso la definizione di strumenti e tecnologie per la temporaneità e la valutazione ambientale delle performance. A S. Demetrio ne’ Vestini il workshop coordinato dal prof. P. Fusero (insieme ai colleghi S. Ferrini e A. Basti) sta collaborando con l’Amministrazione Comunale per la definizione degli assetti progettuali delle aree individuate per la localizzazione delle 100 case provvisorie in legno che sono state donate al comune aquilano dalla Provincia di Trento. I temi della corretta localizzazione delle aree che ospiteranno le case provvisorie in legno e della corretta progettazione degli insediamenti e delle relative urbanizzazioni (che tanto provvisorie non saranno), sono al momento fra i principali problemi che interessano tutti i comuni terremotati. L’attenzione dei media è focalizzata sul Piano C.A.S.E. e sulle 20 aree nel comune de L’Aquila dove verranno realizzate le piastre antisismiche e dove, da pochi giorni, sono state selezionate le società di costruzione. Ma i pericoli più grossi per il paesaggio abruzzese e per il delicato sistema dei suoi centri storici minori, probabilmente derivano proprio da possibili errori in questa fase di urgenza dove in tempi rapidissimi si stanno individuando nuove aree da urbanizzare atte ad accogliere una moltitudine di villaggi “provvisori”.

giovedì 4 giugno 2009

Procollo di intesa Università-Regione-Comuni per la costituzione di Laboratori sul terremoto

La Facoltà di Architettura di Pescara si è fatta promotrice di un’iniziativa che ha portato alla stipula di un Protocollo di intesa tra alcune facoltà abruzzesi (Architettura Pescara, Geologia Chieti, Ingegneria L’Aquila), La Regione Abruzzo e 6 comuni del “cratere”: Castelli, Caporciano, Poggio Picenze, Barete, Goriano Sicoli, Rocca di Mezzo.  Il protocollo prevede la realizzazione di Laboratori interdisciplinari per le attività di ricerca, sperimentazione e formazione, nonché l’avvio di “Cantieri scuola” focalizzati sul processo di ricostruzione post terremoto.  Le Facoltà coinvolte metteranno a disposizione a titolo gratuito le attività di ricerca del personale docente e i servizi di supporto tecnico che si renderanno necessari, anche in termini di strumentazioni hardware e software.  I Laboratori, che avranno sede presso ciascuno dei 6 comuni, predisporranno studi tematici, modelli metodologici,  proposte esemplificative anche a carattere sperimentale sul tessuto edilizio e sul sistema di spazi pubblici, traguardando obiettivi di sicurezza sismica, sostenibilità ambientale e partecipazione sociale.

martedì 26 maggio 2009

Piano C.A.S.E. - è uscito il bando di gara

Il Dipartimento della Protezione Civile ha avviato la fase di selezione delle imprese per la progettazione e la realizzazione nel comune de L'Aquila degli edifici residenziali previsti nelle 20 aree del Piano C.A.S.E. L’appalto prevede la costruzione di 30 lotti su piastre isolate sismicamente, ognuno composto da 5 edifici, per un totale di 150 strutture. Ogni lotto avrà un valore complessivo di 11 milioni di euro - IVA esclusa - e a ciascun contraente potranno essere assegnati fino a dieci lotti.  Per l’affidamento di ciascun lotto, il concorrente dovrà dimostrare di aver eseguito, nel triennio 2006-2008, lavori con una tipologia costruttiva simile a quella proposta, per un importo complessivo non inferiore a 6 milioni di euro. Il termine di presentazione delle domande di selezione è mercoledì 3 giugno. Dalla consegna della piastra di fondazione, l’operatore individuato avrà poi 80 giorni di tempo per la realizzazione degli edifici. Interessante è la documentazione allegata al bando che fornisce indicazioni sul progetto preliminare dell’edificio tipo e la precisa localizzazione delle 20 aree identificate dal Piano C.A.S.E.
Scarica progetto preliminare dell’edificio tipo:  http://www.ulpiano11.com/docs/progetto%20preliminare%20edificio%20tipo.pdf

mercoledì 20 maggio 2009

Espropri Piano C.A.S.E. : sopralluoghi dei tecnici e proteste dei proprietari

Da alcuni giorni squadre di tecnici stanno facendo i sopralluoghi sulle aree indicate dal Piano C.A.S.E. In questa prima fase, le squadre, individuate dalla struttura commissariale e dall’Agenzia del territorio, hanno il compito di redigere un verbale sullo “stato di consistenza” di ciascuna area, specificandone le caratteristiche, così da avviare le attività finalizzate all’esproprio. Ogni squadra è composta da funzionari della Protezione Civile, personale dell’Agenzia del territorio e delle autorità locali. Ad accompagnare i tecnici, anche unità delle Forze dell’Ordine ed alcuni testimoni volontari della Protezione Civile. Contestualmente ai sopralluoghi sono iniziate le proteste dei cittadini che si oppongono all’esproprio dei terreni di proprietà: “non si hanno certezze sui tempi e sulle modalità di esproprio” – lamentano – “e neppure sul valore delle indennità, dato che i terreni, attualmente considerati agricoli, sono stati di fatto resi edificabili dal Piano CASE”. E’ facile immaginare che nei prossimi giorni la protesta possa crescere e che possano nascere comitati spontanei. Il Piano C.A.S.E., ricordiamo, prevede la realizzazione di edifici a due tre piani, per ospitare le 12-13 mila persone che non potranno rientrare nelle loro abitazioni danneggiate dal sisma, perché dichiarate inagibili. Le costruzioni prefabbricate saranno fissate ad una piattaforma in calcestruzzo armato di circa 1.000 mq, isolata sismicamente. Questa tecnica consente di ridurre fino a un decimo le sollecitazioni sulla struttura e la percezione del terremoto da parte di chi abita nelle case. Ogni complesso, di circa 1.900 mq, conterrà dai 25 ai 30 alloggi e prevede uno spazio per i parcheggi. Le abitazioni saranno dotate di 2.500 mq di aree verdi. Il progetto, come prevede una sua riformulazione recente, comprende anche la realizzazione di servizi pubblici come asili, centri sportivi e centri anziani. Le case saranno consegnate ammobiliate. L’obiettivo che la Protezione Civile si pone è quello di iniziare le consegne a settembre e concluderle entro dicembre.
Video_1 - i sopralluoghi dei tecnici: http://ilcentro.gelocal.it/multimedia/home/5951028
Video_2 - le proteste dei cittadini: http://ilcentro.gelocal.it/multimedia/home/5966805

domenica 17 maggio 2009

"03:32_AQ" incontro studenti docenti sul terremoto

Accogliendo le richieste pervenute in presidenza da parte di molti studenti e dando seguito al programma di iniziative sul terremoto della Facoltà di Architettura di Pescara, MERCOLEDÌ 27 MAGGIO alle 9:30 in aula rossa si è tenuto un incontro dei docenti della Facoltà con tutti gli studenti sul tema del terremoto. L'obiettivo è stato spiegare "Cosa è successo, perché è successo, e cosa bisogna fare affinché non succeda più", lasciando ampio spazio al dibattito e soprattutto alle domande degli studenti. L’incontro ha avuto un grande successo di pubblico: aula magna gremita (oltre 400 studenti) presenti anche quasi tutti i docenti della Facoltà. La giornata si è aperta con la testimonianza di una studentessa, e si è articolato in due parti:

PARTE 1 l’accaduto - La prima parte è stata organizzata in 4 comunicazioni programmate che attraverso l’uso di immagini significative hanno cercato di dare risposta ad alcune domande:

1. Cosa sta succedendo sotto i nostri piedi? (geologi DIGATT);
2. Perché tanti danni agli edifici? (ingegneri PRICOS);
3. Cosa resta del patrimonio storico abruzzese? (architetti DSSAR)
4. In Italia la normativa sismica… funziona? (PRICOS)

PARTE 2 le prospettive - La seconda parte dell’incontro è stata dedicata ad un dibattito sulle prospettive della ricostruzione e ha lasciato libero spazio alle domande degli studenti e agli interventi dei docenti (IDEA, DART, DITAC, PRICOS, DSSAR) dal punto di vista delle loro competenze disciplinari.

venerdì 15 maggio 2009

Cialente sogna le grandi firme dell'architettura

L'idea gli è venuta un paio di giorni fa. Il sindaco de L'Aquila, Massimo Cialente, vuole “chiedere aiuto alle grandi star dell’architettura affinché la città possa risorgere più bella di prima”. E lui lo può fare essendo stato nominato dal governo «subcommissario per la ricostruzione del Centro storico» e «soggetto attuatore per la realizzazione delle opere». Sa già che il recupero completo del centro Storico sarà difficile, troppo gravi le ferite inferte dal terremoto. Ma, assicura, che ci proverà: “A luglio ci sarà il G8 e sarà già un appuntamento per mostrare ai Grandi del pianeta ciò che siamo stati capaci di fare in pochi mesi dal giorno del sisma. Poi nel 2011, per i 150 anni dell'Unità d'Italia, sarà importante arrivare al traguardo vero: far vedere al mondo che L'Aquila è rinata. Per portarla infine nel 2015, all'Expo di Milano, come fiore all'occhiello”. E per raggiungere questi obiettivi il sindaco vuol convocare presto in Abruzzo lo star system dell’architettura e dell’ingegneria. Serviranno soldi, però. Tanti. Perciò la proposta che Cialente fa al governo è quella di una tassa di scopo: “Denaro subito, solo così possiamo far partire i cantieri. È un sacrificio, me ne rendo conto, ma gli italiani capiranno”.
(fonte: Fabrizio Caccia, Corriere della Sera 13.05.09)

giovedì 14 maggio 2009

DL Abruzzo: più di 600 emendamenti, ma non quello sulla nuova normativa sismica

Contributo del 100% per ricostruire la casa; maggiore coinvolgimento degli enti locali nella realizzazione delle abitazioni temporanee; compatibilità ambientale e qualità urbanistica dei nuovi insediamenti; trasparenza delle procedure di affidamento dei lavori; tetto massimo agli importi degli incarichi per la ricostruzione; applicazione dei minimi tariffari nel conferimento degli incarichi di progettazione. Questi sono alcuni dei contenuti dei 616 emendamenti presentati dai senatori dell’opposizione (circa due terzi) e della stessa maggioranza al Decreto Legge 39/2009. Quello che alcuni speravano, ossia l’immediata entrata in vigore della normativa tecnica antisismica  NTC 2008 (più volte prorogata), non sarà invece contenuta nelle modifiche al Decreto in discussione al Senato perché – ha spiegato Bertolaso – il governo ha intenzione di introdurla nel provvedimento relativo al Piano Casa di prossima discussione nelle aule parlamentari. Bisognerà vedere ora se gli emendamenti del governo saranno sufficienti a soddisfare l'opposizione e ad evitare l' ipotesi di un voto di fiducia già ventilato.

lunedì 11 maggio 2009

Bertolaso in Commissione Ambiente: “2 nuove ordinanze e 3 aspetti da emendare nel Decreto”

Saranno 2 le ordinanze per la ricostruzione. Ad annunciarlo e' stato il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso nel corso dell'audizione in Commissione Ambiente del Senato dove è iniziato l’iter di conversione del Decreto Legge sul Terremoto in Abruzzo che arriverà nell’aula parlamentare giovedì prossimo. Una prima ordinanza si riferirà alla ricostruzione “leggera”, quella dei prefabbricati del Piano C.A.S.E., e verrà emanata subito dopo che il DL sarà licenziato da Palazzo Madama. Una seconda ordinanza si riferirà invece alla ricostruzione “pesante”, ovvero la ricostruzione delle case crollate e la ristrutturazione di quelle lesionate, e sarà emanata alla fine di giugno. Sempre nel corso dell’audizione al Senato, Bertolaso ha voluto rassicurare sull’intenzione del Governo di formulare emendamenti al Decreto Legge su tre aspetti: le risorse, la partecipazione degli enti locali e il ruolo di Fintecna. Sulle risorse pare che la richiesta dei Sindaci (vedi post precedente) di portare al 100% il contributo per la ricostruzione/ristrutturazione delle abitazioni possa essere accolta, quantomeno per le prime case. Sul ruolo degli enti locali pare che il Sindaco de L’Aquila verrà nominato responsabile della ricostruzione del Centro Storico d’intesa con il presidente della Regione. Sul ruolo di Fintecna (la Finanziaria controllata dal ministero dell'Economia e delle Finanze a cui il Decreto sul terremoto attribuisce il compito di stipulare i contratti di finanziamento tra lo Stato e i privati per la ricostruzione/ristrutturazione delle abitazioni e di acquisire i diritti di proprietà sulle quelle gravate da mutui per le quali lo Stato subentrerà nel debito) sono stati riportate dalla stampa in questi giorni molte polemiche e dubbi che – sempre secondo Bertolaso – dovrebbero fugarsi con l’emendamento in preparazione che pare contenga norme per limitare il campo d’azione della Società evitando rischi speculativi.

domenica 10 maggio 2009

Nei paesi del silenzio

Abbiamo ricevuto dal prof. Ghisetti e volentieri pubblichiamo questo diario di una giornata vissuta nella Piana delle Rocche che restituisce l'idea dell'atmosfera sospesa, e per certi versi spettrale, che tuttora permea tanti centri storici minori abruzzesi colpiti dal sisma.

La giornata è abbagliante e calda, sensazioni che da troppo tempo non si avvertivano. Le montagne con toni di verde di diversa intensità. Le cime bianche, candide sotto il sole. Saliamo all’altopiano delle Rocche da Celano, dove i Vigili del Fuoco sono alle prese con la messa in sicurezza di alcune case lesionate. Ma, quasi fuori dell’abitato, la strada è interrotta, occorre tornare giù e risalire da un viottolo, poco più che una mulattiera, al seguito di un autocarro, che ha molta difficoltà nelle strette curve, e di un più agile furgone. Tornati sulla via maestra proseguiamo la salita fino ad Ovindoli, che non si può attraversare, e percorsa una circonvallazione dove vediamo la prima tendopoli, riprendiamo poi il tragitto per Rocca di Mezzo. Sfioriamo Rovere e raggiungiamo questo centro, dove un muro di cinta vistosamente fuori piombo e un’altra tendopoli ci preannunciano una situazione di grave emergenza. Il paese è poco frequentato, chi entra ed esce dal Municipio lo fa con passo affrettato ma, sulla piazza, qualche capannello sembra intrattenersi senza particolari argomenti. Saliamo per le assolate viuzze del centro storico, scorgendo pochi danni in una calma assoluta. Il Sindaco è a Rovere, ci hanno detto, per la messa in sicurezza del campanile della chiesa. Decidiamo di raggiungerlo ma una volta arrivati, scendendo dalla macchina, lo vediamo passare di gran carriera sulla vettura dei Vigili Urbani per rientrare rapidamente a Rocca di Mezzo. Un caffè in un bar troppo tranquillo: la proprietaria ci accenna alla situazione del paese, alle molte persone nelle tende. Anche qui saliamo per le ripide stradine, e le case mostrano certamente lesioni più evidenti che a Rocca di Mezzo. Alcuni Vigili del Fuoco di Pistoia stanno terminando lo smantellamento delle parti pericolanti della cella campanaria, altri portano fuori dalla chiesa banchi ed arredi. L’ingresso è stato puntellato, non così una finestra, il cui architrave in pietra scolpita sembra dover cadere da un momento all’altro. Uno di loro racconta del crollo di una parte dei ruderi del castello e delle pietre che rotolano sulla sottostante via del Cimitero. Il sole è sempre caldo, il bianco delle case e delle pietre sembra abbagliante. Il silenzio è totale, nessun segno di vita, neppure un gatto sonnecchiante. No, ecco una bambina di forse due anni che ci guarda per un po’, senza una parola o un gemito, dal viottolo davanti la porta della sua casa, quasi anch’ella non volesse rompere quel silenzio. Sullo sfondo il Corno Grande e la catena del Gran Sasso spiccano con il loro candore contro il profilo verde che delimita l’altopiano sul versante dell’Aquila. Riprendiamo il viaggio di ritorno: una nuova deviazione ci attende a Castelvecchio Subequo e, attraversando Goriano Sicoli, ci troviamo di fronte ad edifici e chiese gravemente lesionati. La stazione ferroviaria, un po’ fuori il paese, è addirittura in corso di demolizione. Del dramma di questi piccoli centri, così lontani dall’Aquila, sappiamo ben poco. Perché anche l’intera valle dell’Aterno e la valle Subequana sono state molto colpite da questo terremoto. Un’ennesima interruzione della strada, l’antica via Tiburtina-Valeria, la troviamo presso la cattedrale di San Pelino a Corfinio, le cui pietre sembrano splendere sotto il sole di un caldo primo pomeriggio di maggio. E intorno, è sempre silenzio.
Prof. Adriano Ghisetti

sabato 9 maggio 2009

Alcuni dati sulle verifiche di agibilità e sugli sfollati

Dopo quasi 30.000 verifiche di agibilità degli immobili aquilani condotte dagli ingegneri della Rete ReLUIS (tra cui i nostri docenti della Facoltà di Architettura), un edificio su due risulta agibile e uno su quattro inagibile. In dettaglio su 29.751 verifiche di agibilità realizzate al 6 maggio, il 53% ha dato esito positivo. Il 15% degli edifici è risultato inagibile anche se con piccoli interventi edilizi può rientrare tra quelli agibili e il 23,6%, invece, è risultato completamente inagibile. Tra questi, il 13% sono scuole, il 15% fabbriche e imprese e il 44,2% beni culturali. 

Sono 64.657 le persone assistite dalla Protezione civile. A queste si aggiungono le circa 20mila che hanno provveduto autonomamente alla ricerca di un nuovo alloggio, trovando ospitalità da parenti e amici. Delle oltre 64mila persone rimaste senza casa, 32.103 vivono nelle 170 tendopoli realizzate nei comuni colpiti dal terremoto, mentre il resto, 32.554, sono ospitate negli alberghi e nelle abitazioni private lungo la costa abruzzese.

(Fonte: sito della Protezione Civile: http://www.protezionecivile.it)

49 sindaci per 7 modifiche al Decreto

In un documento firmato senza alcun distinguo politico, i "quarantanove sindaci del cratere" (la lista dei comuni terremotati è pubblicata nella sezione Download) hanno chiesto al Governo di modificare il pacchetto ricostruzione definito dal Decreto Legge 28 aprile 2009, n. 39 "Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici" (G.U. n. 97 del 28/04/2009) prima che venga convertito in Legge.
Sette le richieste di modifica contenute nel documento dei Sindaci:
1. Il contributo per chi ha perso la casa non deve essere limitato a 150 mila euro, ma deve coprire il 100% del costo di ristrutturazione o ricostruzione;
2. Anche i proprietari non residenti devono poter accedere al contributo;
3. Dichiarare le aree colpite dal sisma “Zona Franca” dalle imposte fiscali;
4. Dichiarare che l'Aquila resterà capoluogo di Regione e manterrà gli uffici pubblici presenti sul territorio prima del terremoto;
5. Rimborsare anche chi ha subito danni alla propria abitazione, pur essendo stata dichiarata agibile;
6. Mettere in sicurezza tutti gli immobili;
7. Non ricorrere al credito di imposta come contributo, ma piuttosto erogare mutui con lo Stato come garante.
(Fonte: articolo di Giuseppe Caporale su Repubblica del 08.05.2009)

giovedì 7 maggio 2009

Quante case servono?

Si parla in questi giorni delle case che devono essere costruite entro settembre 2009. Nello stimare il numero di tali case, si parla soprattutto di case inagibili e irrecuperabili da una parte, e di case agibili (e quindi immediatamente occupabili) dall’altra. Perché non si parla di quante case “temporaneamente inagibili” ci sono? Molte costruzioni hanno danni limitati di natura non strutturale (tamponature danneggiate). Tali strutture potrebbero essere rese agibili in poco tempo, sostituendo (possibilmente con attenzione) le tamponature danneggiate. Sarebbe questa un’operazione poco costosa e che porterebbe sicuramente ad una diminuzione delle case da costruire. Non disponendo dei dati raccolti non posso azzardare una stima, ma penso che l’impatto sarebbe importante.
prof. Enrico Spacone

Resoconto della giornata di studio a L'Aquila

Dall’incontro di studio organizzato a L’Aquila il 5 maggio dalla Facoltà di Architettura di Pescara e la Facoltà di Ingegneria de L’Aquila, è emerso un impegno del sistema universitario a coordinare le attività delle singole sedi che hanno partecipato (2 politecnici, 13 facoltà di architettura, 4 facoltà di ingegneria e una facoltà di geologia), estendendo le soluzioni già sperimentate con ReLuis - la rete dei laboratori per l’ingegneria sismica a servizio della protezione civile - alle strategie della ricostruzione dei territori colpiti dal sisma mirate allo sviluppo sostenibile. L’importanza del coinvolgimento delle società e delle istituzioni locali è stata ribadita anche nel corso del Seminario organizzato dall’ANCE nel pomeriggio, dove tra l’altro sono stati analizzati i modelli per la ricostruzione post terremoto del Belice, dell’Irpinia, dell’Umbria e del Friuli. I due incontri di studio sono stati l’occasione per manifestare la convergenza dell’università, delle imprese, degli ordini professionali e del governo regionale, nella prospettiva di un rafforzamento del “Sistema Abruzzo” e del suo ruolo nelle politiche della ricostruzione che dovranno trovare nel territorio locale il contesto primario di riferimento. E’ nata l'idea di una piattaforma comune di iniziative di livello nazionale e locale da promuovere in tempi stretti a favore dei comuni terremotati, coniugando la necessaria rapidità del processo in atto con la volontà di università, enti e operatori locali di essere coinvolti nella ricostruzione. Gianni Chiodi, Presidente della Giunta Regionale abruzzese a cui erano affidate le conclusioni, esprimendo apprezzamento, ha esortato tutti i soggetti intervenuti a passare rapidamente dalla fase di riflessione alla progettualità delle proposte avanzate.