venerdì 5 giugno 2009

Workshop sul terremoto a S. Demetrio ne’ Vestini e Castelnuovo di S. Pio delle Camere

Oltre ai laboratori previsti dal protocollo di intesa Università-Regione-Comuni (vedi post precedente) altri due workshop della Facoltà di Architettura si stanno occupando di tematiche inerenti il processo di ricostruzione post Terremoto. A Castelnuovo di S. Pio delle Camere il workshop coordinato dalla prof.ssa M.C. Forlani (insieme all’Università Federico II di Napoli e all’Università de L’Aquila) si occuperà di recupero e ricostruzione del piccolo borgo attraverso la definizione di strumenti e tecnologie per la temporaneità e la valutazione ambientale delle performance. A S. Demetrio ne’ Vestini il workshop coordinato dal prof. P. Fusero (insieme ai colleghi S. Ferrini e A. Basti) sta collaborando con l’Amministrazione Comunale per la definizione degli assetti progettuali delle aree individuate per la localizzazione delle 100 case provvisorie in legno che sono state donate al comune aquilano dalla Provincia di Trento. I temi della corretta localizzazione delle aree che ospiteranno le case provvisorie in legno e della corretta progettazione degli insediamenti e delle relative urbanizzazioni (che tanto provvisorie non saranno), sono al momento fra i principali problemi che interessano tutti i comuni terremotati. L’attenzione dei media è focalizzata sul Piano C.A.S.E. e sulle 20 aree nel comune de L’Aquila dove verranno realizzate le piastre antisismiche e dove, da pochi giorni, sono state selezionate le società di costruzione. Ma i pericoli più grossi per il paesaggio abruzzese e per il delicato sistema dei suoi centri storici minori, probabilmente derivano proprio da possibili errori in questa fase di urgenza dove in tempi rapidissimi si stanno individuando nuove aree da urbanizzare atte ad accogliere una moltitudine di villaggi “provvisori”.

Nessun commento:

Posta un commento