mercoledì 17 giugno 2009

“Forti e gentili si! Fessi NO!” Protesta degli aquilani a Roma

Sono arrivati in autobus dall'Abruzzo per protestare contro il decreto legge in discussione alla Camera. Con tanto di tende piantate davanti a Montecitorio, hanno gridato slogan contro la politica governativa per la ricostruzione post terremoto. In uno striscione l’emblema della manifestazione: «Forti e gentili sì, fessi NO!». Alla protesta, promossa dai Comitati dei cittadini abruzzesi per la ricostruzione, hanno aderito diversi sindaci del cratere e molti studenti dell’Università. I manifestanti, circa un migliaio secondo le forze dell'ordine, chiedono al governo alcune modifiche al decreto, come ad es. più trasparenza negli appalti per la ricostruzione e maggiore coinvolgimento delle imprese abruzzesi; contributi finanziari per la ristrutturazione anche delle seconde case, sia per i residenti che per i non residenti. Il Governo però, per voce del sottosegretario all'Ambiente Roberto Menia, ha già fatto intendere di non avere intenzione di fare marcia indietro ed è quindi improbabile che voglia modificare il testo approvato in Senato. La discussione in aula proseguirà nei prossimi giorni.

1 commento:

  1. Ho partecipato alla manifestazione di Roma, come giovane architetto aquilano del Collettivo99 e componente della Conferenza dei Comitati organizzatori.
    Ho fatto parte della ristretta rappresentanza che è stata ricevuta da un Onorevole Pare si chiamasse Straguadagno) del PdL nelle fasi immediatamente precedenti il voto alla Camera.
    Tra le tante cose che ci hanno fatto percepire la ferma volontà del Governo di procedere su una strada già definita che non accetta modifiche, vi racconto un aneddoto.
    Incalzato da chi mi ha preceduto nell’intervento sulla assenza di una idea di città per L’Aquila che vada oltre l’emergenza e sul forte impatto ambientale, sociale, economico ecc. del Piano C.a.s.e. l’Onorevole, fino ad allora rimasto dignitosamente calmo e moderato, ha tuonato che “quando hai da togliere acqua da casa allagata, non badi tanto ai quadri che sono appesi alle pareti”.
    A quel punto, reclamando un ascolto delle competenze mie e del Collettivo (peraltro e proseguendo sulla metafora, sono intervenuto replicando che questo poteva esser vero con la sola precisazione che, occupato a toglier via acqua da casa, lo avrei fatto con secchi di plastica da riporre successivamente in cantina, non certo con idrovore in cemento armato da lasciare perennemente tra i piedi in soggiorno, cucina e camere.
    Vi risparmio le molte altre cose a cui abbiamo assistito pur andando via anticipatamente dall’incontro una volta che l’Onorevole, assentatosi per votare, tardava a tornare.
    Siamo stati tra i primi da architetti ed urbanisti a denunciare i limiti di una fase intermedia dell’emergenza così “muscolare” e abbiamo intuito fin da subito la necessità di agire propositivamente con una alternativa (che è ben documentata nei post e nelle notizie più vecchie del nostro sito collettivo99.org) e, soprattutto, con un progetto complessivo di ricostruzione che partisse dal basso, dai giovani, da chi la città la viveva e vuole tornare a riviverla con aspettativa e prosettiva di crescita. Lo stiamo facendo dal 22 di aprile con l’intenzione di aprirci al mondo (del 6 giugno è l’incontro con EcosistemaUrbano, IaN+ e Metrogramma, per il 4 luglio è previsto l’incontro con Andrea Branzi, forse Rifkin e Petrini di Slowfood) ed anche con la Facoltà di Architettura di Pescara con la quale si è condivisa la scelta di alcuni workshop sull’area C.a.s.e. di Cese di Preturo.
    L’avvio del primo workshop è previsto per lunedì 22 giugno presso il DART, nel secondo pomeriggio dello stesso giorno, nelle stesse sedi, comunicherò la visione che il Collettivo99 ha del sisma e del progetto di RICONVERSIONE della città che mira a proporre esemplarmente in occasione del G8 come modello possibile di città del III millennio (peraltro assolutamente coerente con i temi in discussione nel summit)... sperando di trovare ascolto!

    Marco Morante,
    docente incaricato in composizione architettonica ed urbana

    RispondiElimina