venerdì 28 agosto 2009
Indirizzi per il recupero degli edifici di tipo "E"
Gli indirizzi operativi dell'ordinanza n. 3790 del 17 luglio 2009 http://www.protezionecivile.it/cms/attach/indirizzi_esecuzione_interventi_opcm_3790_del_17_7_2009_con_scheda.pdf
Scheda riepilogativa intervento - ordinanza 3779 e 3790 http://www.protezionecivile.it/cms/attach/scheda_riepilogativa_intervento__ordinanza_3779_e_3790.pdf
(Fonte: Protezione Civile)
venerdì 21 agosto 2009
M.A.P. - Moduli Abitativi Provvisori
Per chi. I MAP, Moduli Abitativi Provvisori, sono le casette di legno ad un piano per le persone che hanno la casa inagibile nei 56 Comuni del cratere sismico ad esclusione del Comune de L'Aquila che invece è interessato dal "Piano C.A.S.E.", ossia gli edifici pluripiano costruiti su piastra antisismica in una ventina di aree individuate dalla Protezione Civile.Dove. Gli insediamenti dei MAP sono in fase di realizzazione a Barete, Barisciano, Capestrano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio, Fossa, Lucoli, Navelli, San Pio delle Camere, Sant’Eusanio Forconese, S. Demetrio ne i Vestini, Tione degli Abruzzi, Montebello di Bertona, Bussi sul Tirino, Tossicia, Arsita, Fagnano Alto e Rocca di Cambio. Presto inizieranno anche in altri 22 Comuni.
Quanti e quando. I primi 1.300 MAP dovrebbero essere consegnati per la fine di settembre. I restanti entro la fine dell’anno. Saranno in tutto 2.500.
Come saranno. I moduli saranno in legno ad un piano. In alcuni casi legno massello, in altri avranno doppi pannelli separati da materiale isolante e intonacati. Anche se vengono definiti "provvisori" in realtà offrono standard abitativi simili all'edilizia tradizionale e le ditte fornitrici li garantiscono anche per trent'anni. Una loro eventuale ricollocazione deve comunque prevedere anche un costo piuttosto consistente per il restauro dato che nell'operazione di smontaggio molte componenti andrebbero perdute o compromesse.
(Fonte: Protezione Civile)
Rilevazione dei fabbisogni abitativi a L'Aquila
Si è conclusa in questi giorni l'analisi dei dati sugli ultimi moduli di rilevazione delle esigenze abitative dei cittadini aquilani che hanno la casa E, F o in zona rossa. Sono 16.108 in totale i moduli protocollati, che restituiscono la fotografia delle esigenze di 36.352 persone. Un dato importante riguarda l’attuale sistemazione dei cittadini aquilani considerati dal censimento: il 17% risulta ospitato nelle aree di accoglienza, il 25% nelle strutture ricettive della costa, mentre il 58% ha trovato autonomamente una sistemazione. Da un punto di vista anagrafico, sono circa 3mila le persone che hanno più di 75 anni, un numero molto vicino alle quasi 4000 comprese nella fascia di età 0-19 anni. Questo dato può essere accostato a quello sulla composizione dei nuclei familiari: dalla rilevazione emerge infatti che il 33% è composto da una sola persona, il 27% da due, il 19% da tre, con percentuali che scendono per famiglie più numerose. Inoltre, la maggior parte degli aquilani – con il 57% - è proprietario della casa in cui abitava; a seguire, il 26% è in affitto. Ridotta infine al 6% la percentuale dei cittadini Ue o Extra Ue. Il censimento è stato anche l’occasione per i cittadini aquilani di esprimere la preferenza tra le tre soluzioni temporanee disponibili. Il 64%, cioè 8.671 sottoscrittori del modulo, dichiara di preferire per sé e per la propria famiglia la sistemazione in una casa del progetto C.A.S.E., il 32%, ossia 4.237 sottoscrittori, preferisce il CAS, Contributo di Autonoma Sistemazione, mentre un residuo 4% dichiara che preferirebbe uno degli appartamenti in affitto messi a disposizione dallo Stato. Interessante infine il dato relativo alle richieste di alloggio universitario: in tutto, sono 2.516, una quota significativa che parrebbe indicare la fiducia dei giovani in una rapida ripresa dell’Università aquilana.(Fonte: Protezione Civile)
Iscriviti a:
Commenti (Atom)